Ancora 2 video sull’evoluzione del bambino creati da Giovanna Pensa.

Da quando conosco Giovanna Pensa spesso mi confronto con lei telefonicamente, perchè trovo i suoi consigli applicabili nella quotidianità con mia figlia, e soprattutto, perchè quei consigli hanno basi nel presente per raccogliere autonomie future.

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Nel primo video la dottoressa Pensa parla dell’importanza dei lavaggi nasali, e qui posso parlare della nostra esperienza personale. Facciamo ad Emma i lavaggi nasali da quando è nata, ogni giorno, e credo che la costanza e l’averla abituata a questa piccola tortura (sì perchè non è per nulla piacevole) le permetta di avere una corretta respirazione che porta beneficio su molti altri fronti: la masticazione, il sonno, la prevenzione delle malattie influenzali. Personalmente uso la soluzione fisiologica, da tempo fatta in casa, perchè in periodi invernali un flacone da mezzo litro dura solo qualche giorno.

La ricetta, trovata su internet, è di 4.5 gr di sale per mezzo litro d’acqua, un po’ più abbondante proprio perchè deve bollire. Ma come dice la dottoressa Pensa, in caso l’avessimo finita, usiamo semplicemente l’acqua tiepida, ma con un po’ di sale. L’aggiunta del sale la facciamo anche perchè, a detta di Emma (e mi fido!) senza sale brucia nel naso.

Qui sotto linko il video dei nostri lavaggi nasali, un po’ datato, ma il procedimento è lo stesso. Quando sento che c’è ancora del muco che intasa il naso, arriviamo ad iniettare anche 4-5 siringhe d’acqua (siringa senza ago naturalmente). Questo è ciò che facciamo noi, non so se sia corretto o meno, ma Emma passa inverni quasi indenne da influenze varie.

Facilitare l’evoluzione e il raggiungimento dell’autonomia dei bambini con Sindrome di Down.

Oggi vorrei divulgare l’esperienza accumulata in tanti anni, condividendo strategie e strumenti per facilitare i bambini con Sindrome di Down. Si tratta di alcune strategie alla portata di tutti, che è possibile mettere in atto fin da subito, fondamentali proprio a partire dai primi tre anni di vita.

In questi 8 video, guarderemo insieme le modalità migliori, le strategie migliori per il bambino molto piccolo. Le vedremo proprio anche in modo pratico, utilizzando un bambolotto come modello.

I video sono corredati di sottotitoli in italiano e inglese.

E’ possibile scaricare la presentazione e il Sommario dei Video in formato PDF direttamente dal canale di www.giovannapensa.com

Il pensiero del bambino si forma attraverso l’Azione

In questi 8 video, parlerò in particolare dell’Azione, cioè dell’aspetto del movimento che riguarda più da vicino il bambino con Sindrome di Down.

Perché l’Azione? Perché il pensiero del bambino si forma attraverso l’azione, intesa come la competenza nelle azioni che il bambino produce e fa.

E’ importante per il bambino essere consapevole delle azioni che promuove. Perché in questo modo pensa, si immagina, anticipa quello che farà ed elabora un suo particolare modo di rispondere ai problemi che la realtà ci impone.

E’ importante per il bambino la consapevolezza del movimento in autonomia. Se il bambino è consapevole, il bambino si muoverà anche da solo in autonomia e dunque penserà di agire secondo una proprio intuitiva volontà.

Insieme guarderemo le modalità migliori, le strategie migliori per il bambino molto piccolo. Metterò la mia voce a disposizione del piccolo bambino che avrò in braccio, un bambolotto.

03 / Sindrome di Down – I primi 6 mesi: La coerenza percettiva
Strategie per i primi 6 mesi. La nutrizione e gli involucri positivi. Sosteniamo il bambino per aiutarlo a trovare la propria forza e la propria autonomia.

L’importanza del massaggio: far sentire al bambino articolazioni e posizioni del corpo.

04 / Sindrome di Down – Primi Passi: l’equilibrio e il movimento
Le facilitazioni per il bambino che impara a camminare: per il bambino è una scoperta importante, cambia la visuale, cambia l’orizzonte.

Ed è anche uno scoprire la forza delle proprie gambe rispetto alla gravità che tira giù. E sarà tutto un su e giù, proprio perché vuole essere forte il bambino e superare il limite stesso del peso dello zainetto invisibile che diventa via via più leggero a ogni prova.