Solitamente ogni fine anno si tirano le somme di come sono passati questi 365 giorni.

Rileggo il mio post scritto il 2 gennaio 2017 e capisco che ogni anno il proposito è sempre quello: inseguire nuovi sogni.  E per sogni non intendo situazioni utopistiche di improbabile realizzazione, ma cose concrete. In realtà anche il termine cose è errato, direi più avvenimenti tangibili che si realizzano.

Come nascono i miei sogni? O meglio… da dove nascono?

Sicuramente dalla pancia, come un piccolo germoglio che cresce piano e si alimenta di luce.

Inizialmente hanno poco di testa, nascono quasi all’improvviso, nutriti da quella luce che sanno attirare. Spingono e si evolvono, si agganciano a nuovi pensieri, e si trasformano nella loro forma. Diventano luce in movimento, assomigliando alle bande luminose dell’aurora boreale. E una volta abbastanza concreti, si collegano alle persone. Sono una sostenitrice della teoria che l’uomo sia un animale sociale, che senza la relazione con l’Altro non sopravviverebbe. Sono altresì convinta che spesso l’universo si muova per farci conoscere le persone di cui abbiamo bisogno, e per bisogno non intendo uno sterile usarsi, ma un crescere e trasformarsi vicendevolmente.

Perciò voglio dire grazie, alle tante persone che gravitano attorno alla mia esistenza, e alle nuove persone che ho conosciuto in quest’anno appena finito.

A te che mi permetti di essere trasparente, sempre, e perchè hai lentamente preso consapevolezza che si può cambiare punto di vista, su molte certezze che, entrambi a suo modo, credevamo inderogabili;
a te, lontana chilometri ma vicinissima di cuore e confidenze;
a te che mi hai incontrato con il tuo bambino in grembo, e hai avuto modo di prepararti all’amarlo dal primo giorno;
a te che hai dovuto rinunciare a lei, non riuscendo ad incastrare tutto il tuo tutto… lo sai che vi ritroverete, vero?
a te che mi stimi come professionista, e vieni da me per confrontarti sui bambini, carica di emozioni che si e mi trasformano;
a te che mi reputi degna delle tue confidenze più profonde, perchè sai che non potrei tradirle;
a te che hai iniziato ad abbracciare davvero;
a te che mi parli con gli occhi. Io ti aspetto, quando sarai pronta…;
a te che ammiro perchè a Te vorrei somigliare come persona che forma;
a te che mi cerchi, anche solo per un saluto veloce;
a te che capisci che a volte ho bisogno di silenzio;
a te che ti sei fatta subito contagiare da quelle bande luminose, e hai collegato le giuste persone per il colorato progetto imminente;
a te che hai spedito due regali ai miei bambini, solo per il gusto di saperli sorridenti;
a te che mi hai regalato il cd della musica del cuore, con una dedica che vibra;
a te che hai pianto, chiedendo scusa per quelle lacrime. Sai che erano lacrime belle, vero?
a te che mi fai entrare per liberare le tue emozioni di bambina a volte intrappolata;
a te che mi nutri di domande, di risposte, di confronti;
a te che mi confermi ogni giorno che sì, il gioco è spesso la risposta giusta per aprire un canale comunicativo;
a te che mi abbracci e scappi, ma poi ritorni. Così piccolo eppure così risonante in me;
a te che con la tua poca apertura alla relazione hai dato forma ad un mio sonoro NO, che ora so di poter dire senza paura di ferire;
a te che hai avuto paura, e hai saputo chiedere scusa. Ho ancora più rispetto di te;
a te che porti avanti il tuo progetto di vita che mi contagia di positività;
a te che sai assaporare ogni momento, trovando il bello in tutto;
a te che trasformi i nostri segni – in segni +;
a te che ami studiare, trasmettendo la tua passione attraverso i tuoi bellissimi occhi verdi;
a te che ti sei emozionata quando hai capito che parlavo di mio figlio, e abbiamo entrambe capito che le nostre strade erano già in qualche modo vicine;
a te che capisci il mio modo di spiegarmi a volte sconnesso, e metti chiarezza nei miei pensieri;
a te che hai dato a piene mani, consapevole di ricevere il doppio;
a te che hai lungamente pazientato per una mail che giustamente meritava una veloce risposta;
a te che mi mandi i video della tua spettacolare bambina dagli occhi a mandorla;
a te che mi hai detto sì, e ancora sì, perchè sai che di quel sì avevamo bisogno entrambe;
a te che credi nel mio percorso di vita, e ne parli agli altri perchè diventi rete di positività;
a te che mi hai dato quella busta inaspettata;
a te che hai dato per scontato che avrei aspettato, e invece ora non c’è più tempo per i ripensamenti;
a te che vestito da Krampus ti sei inginocchiato e hai rassicurato la mia bambina piangente… ho sentito la tua emozione;
a te che sai dirmi quando sto sbagliando, perchè la vera amicizia questo dovrebbe essere;
a te che mi avverti che forse sto volando troppo alto, ma non puoi fare a meno di volare con me;
a te che in quell’abbraccio bendato ti sei commosso con me;
a te che mi confidi le tue paure, dimostrando il grande uomo che sei e alla quale hai lasciato parte di una tua eredità di cuore;
a te che ti emozioni nel vedere la mia emozione…

Ogni traccia lasciata, negativa o positiva, merita un grazie, perchè ha prodotto pensieri in me. Ognuno di questi grazie è legato ad una persona diversa, che ho ben in mente e nel cuore.

Grazie, profondamente grazie.