Non ho mai collegato questa data ad un giorno particolarmente “amorevole”, non amo le feste un po’ forzate come San Valentino o l’8 marzo, ma indubbiamente 3 anni fa, con la nascita di Emma, questa giornata ha iniziato ad assumere un significato particolare.
Oggi ancor di più. Oggi abbiamo deciso di salutare per l’ultima volta mia zia, dedicandole una messa dolce, che parlava di famiglia e di unione.
E proprio come avrebbe voluto lei abbiamo anche festeggiato il compleanno di Emma, il suo angioletto.

(le candeline artistiche fatte da Tommaso per Emmina)

La festa è stata intima, solo noi e i miei genitori, il buonissimo polletto del Beefed (che i miei bimbi adorano) e qualche regalo scovato in soffitta (fortunatamente comprato per eventuali emergenze, perchè stavolta proprio non avevo la mente per andare a fare compere)

Abbiamo pure scovato un Cicciobello un po’ uanagana come dice mia cugina Rosanna, regalatoci da non so chi, che cammina con le gambette dritte dritte e le mani avanti. I versetti che emette sembrano essere in cinese, o meglio, in una lingua che di bambinesco ha ben poco. Emma, appena messolo in azione, è fuggita a rifugiarsi dietro il nonno, guardandolo con un terrore misto a curiosità. Non ho nessuna foto del piccolo mostro e di Emma attratta-respinta da lui, perchè (perdonaci Emmina) eravamo troppo intenti a ridere! Si vedeva quanto lei era interessata ai suoi movimenti, tanto da imitarli, con i passetti corti corti e le braccia a mezz’aria, o a gattoni a passo di formica, ma appena le si avvicinava troppo… lei prendeva il largo!
Tommaso lo ha messo in tante posizioni assurde, a fare flessioni, a saltellare su una gamba… era così bello sentire mia madre ridere  quasi senza fiato in una giornata tanto particolare…!

Anche la tortina era improvvisata, comprata confezionata e decorata con qualche fiorellino di zucchero, ma quando abbiamo acceso le candelina, e visto l’entusiamo di Emma nel accenderle di continuo, dicendo ancora ancora, non mi è sembrata poi tanto brutta, anzi nella sua semplicità mi pareva proprio adatta allo spirito della giornata…

Quante volte hai soffiato quelle candeline Emma… ogni volta che soffiavi pensavo ad un desiderio per te, per noi, per la zia che ti avrebbe dato mille baci, stringendo le labbra come faceva ogni volta che ti aveva tra le braccia, per Tommaso che mi aveva stupito con la sua tranquillità durante il funerale, e che ogni giorno mi fa credere di essere speciale a sua volta, proprio come te…

Tanti auguri bambina mia…