La trisomia 21 è una condizione genetica.

Essa perdura per tutta la vita, perciò è errato definirla malattia, o dire affetto da trisomia 21.
Emma ha la sindrome di Down, ma è innanzitutto una bambina.
Una bambina curiosa, che imita immediatamente ciò che le piace, che ama e stuzzica suo fratello Tommaso, che seduce con affetto il suo papà preferendo sia lui ad accompagnarla a letto (ehhhh l’Edipo!), che  si impone con sonori NO, che non vuole essere presa in braccio contro la sua volontà, tantomeno agita senza che le venga chiesto il permesso.
Emma frequenta la classe dei medi di una scuola dell’infanzia paritaria, ha un’amica del cuore che è la sua adorata Giorgia V., un folto numero di amichette con le quali gioca e bisticcia, una maestra di sezione che crede totalmente in lei e una luminosa nuova educatrice che segue la sua classe per 9 ore settimanali.
Emma fa musicoterapia privatamente da quando ha 2 anni, e anche nella sua scuola, settimanalmente, segue un progetto di musica che utilizza il metodo Orff.
Le piace cantare, in ogni momento, nei tragitti in auto, a casa, davanti ad uno specchio con la manina messa a mò di microfono. Ormai so a memoria anch’io qualche canzoncina dell’asilo, ma ogni volta mi stupisce con una new entry, di cui oramai capisco benissimo il testo (vedi video sotto).
Fa sedute settimanali di pratica psicomotoria Aucouturier per tutta la durata dell’anno scolastico, (e si vede!) e, complice la sua accogliente psicomotricista, chissà… forse sogna di diventare anche lei (come la sua mamma) un’esperta (vedi video sotto)!
Insomma… sapete com’è Emma?
Emma vive la nostra fiducia in lei, ed è una bambina felice…  questa è la cosa per me più importante!
Buon fine settimana!

(mettete pausa alla playlist musicale a fondo pagina per ascolare i video)