Raccontare cosa è accaduto durante la giornata non è facile.

Lo so bene io che sono l’esatto contrario, visto che a volte inondo di parole i miei familiari su cosa ho fatto e vissuto.
Per i miei bambini non è la stessa cosa. Tommaso, maschio di quasi 11 anni, riduce i suoi racconti a “bene”, “niente”, “tutto ok” (con mio grande disappunto… ma so che sono io a sbagliare, facendogli domande dirette, o non utilizzando il canale giusto per farlo raccontare… ma questo sarà un altro post!)
Emma avendo la sindrome di Down ha notevoli difficoltà di rappresentarsi nella mente un evento astratto, e soprattutto di esporlo raccontandolo a parole.
A suo supporto, anzi, a supporto di qualsiasi essere umano, ci sono le emozioni che lasciano traccia dell’accaduto (in bene ma anche in male), che se ripescate, possono meglio delineare una certa situazione provata.
In questo caso l’emozione provata è negativa, Emma ha paura dei temporali, ma può far nascere un racconto, come in questo caso.
Buona giornata piovosa a voi!