Quanti amici si possono avere nella vita?

Moltissimi, è la mia risposta.
Molti ci tengono a fare la distinzione tra amico e conoscente.
C’è chi dirà che i veri amici si contano sulle dita di una mano, quel tipo di amico al quale racconti tutto, che chiami nel momento del bisogno, sul quale puoi contare, sempre.
Quell’amico che mai ti tradirà, al quale potrai confidare qualsiasi cosa, che appoggerà sempre le tue scelte.
Significa forse che quell’amico al quale dedichi meno tempo, che non è il primo della lista delle persone da chiamare quando hai un problema, al quale non racconti dei tuoi problemi finanziari, delle incomprensioni con il marito, delle tue scelte di vita fondamentali… ha meno valore?
Quell’amico che controbatte ciò che dici, che ti porta a fare un esame di coscenza, magari facendoti stare anche male… quello è un amico meno degno di essere chiamato Amico con la A maiuscola?
Io non credo.
Per me non esistono amici di serie B.
Esistono amici che semplicemente ti restano nel cuore, verso i quali provi lo stesso slancio di affetto anche se li rivedi dopo anni, perchè sono lì, radicati… e nulla potrà farteli dimenticare.
Quegli amici che il destino ti presenta lungo la strada perchè hai fatto scelte simili, perchè molto ci accomuna, perchè è evolutivo starli ad ascoltare.
E quando questi amici soffrono… è difficile non sentire la loro sofferenza.

Tante volte in un giorno il mio pensiero vola a te, Amica mia, a cosa stai facendo, a come lo stai facendo… e spero sempre che tu non sia sola.
So benissimo che questa è una MIA paura, io che vivo di relazioni e di affetti, e la tua versione della solitudine mi permette di farmi un’autoanalisi.
Cosa farei io se fossi nella tua situazione?
Mi aggrapperei a qualsiasi barlume di speranza?
Viaggerei il mondo in cerca di una cura possibile pur sapendo che ancora non esiste?
Eviterei di reagire, mi abbatterei e non parlerei con gli stessi termini realistici che usi tu?
Non lo posso sapere, proprio perchè non mi trovo nella tua situazione.
Posso solo ascoltarti, con grande e profondo rispetto, ammirando la tua grande forza pur essendo così giovane.
Posso fare tesoro di ciò che dici, ritarare il peso di una difficile scelta familiare che grava su di noi in questo periodo, ma come dici tu, ogni scelta, se c’è speranza, è una scelta che può essere fatta.
Ti sento ridere, scherzare sulle altre problematiche della vita che ti distraggono da QUEL pensiero, per poi sentirti parlare con un’accettazione che quasi mi sconvolge. Io che mi aggrappo ad ogni frase dettati da qualcuno che vive la stessa malattia, ma che ha un decorso diverso. Io che ti dico frasi sciocche e prive di significato indicandoti percorsi che oramai ha battuto e superato.
Quando si smette di sognare… di lottare… di sperare?
Un passo alla volta, ogni giorno, gioiendo delle piccole cose che scaldano il cuore… come i progressi di un figlio, e il suo sorriso a noi.
Per molti può sembrare di poco conto.
Per molti quello può essere il sole di ogni nuovo giorno.

Ti voglio bene Amica mia… aggrappati a quel sorriso di bambino… ancora…e ancora…