Se le tengo il braccino teso, lei agita la manina su e giù, per salutare, quasi fosse una dama d’altri tempo. Con i giorni affiniamo la tecnica, con la manina destra incerta e la sinistra ancor di più, ma inizia a farlo a richiesta, accontentandoti quasi subito! A parte quando proprio non c’è verso che sia collaborativa, e inarcandosi si gira dall’altra parte, come per dire “uffa! non ho voglia di salutare!”

Provo a darle il grissino, in modo che se lo mangi da sola, e lei, oltre a capire che è una cosa da mangiare, se lo rigira tra le mani, prima a destra e poi a sinistra, per poi iniziare a scioglierlo con la sua saliva, e staccarne un pezzo enorme, tanto da far agitare in maniera esagerata mio padre, che appena la sente tossire pensa al soffocamento.
Tranquillo papà, sono a conoscenza della manovra antisoffocamento Di Heimlich, che di sicuro ti fa perdere 10 anni di vita mentre la esegui sul tuo bambino ormai cianotico, ma è bene saperla, giusto?

Per il carillon a forma di stellina ha una vera passione, riesce a tirare la cordicina (che peraltro è pure duretta) e appena sente la musichetta partire mi guarda divertita e soddisfatta. Alle 2 di notte poi, pensando di sognare, non do molta importanza alla musica che mi pare di sentire in lontantanza. Ma dopo qualche minuto, eccola di nuovo… E’ lei che si diverte a tirare la cordicella del carillon posto attaccatto alle sbarrette del suo lettino!

Per mezz’ora di fila!

Che dolce non dormire…!