Dunque, siamo ad aprile, l’inverno è passato, marzo pazzerello è ormai trascorso… ma dov’è la primavera? Va bene che io adoro la neve, ma ora ho voglia di giardinaggio, di odore di erba tagliata, di bulbi che sbucano dal terreno, di primi fiori che ravvivano le aiuole.

Ma la pioggia non mi mette tristezza. Mi piacciono anche i temporali, (se non troppo violenti) e l’accoccolarsi tutti stretti sul divano a guardare un bel film d’animazione, magari con pure i popcorn!
Per i miei bambini, pioggia o no, uscire di casa è spesso un piacere, specie se gli si organizza qualcosa di particolare, magari facendogli trovare stivaletti e mantellina nascosti da qualche parte.
Logicamente per strada si incontrane le care signore anziane che ti chiedono, con tanto di sguardo di disapprovazione, dove capperi stiamo andando con ‘sto tempo, e noi sorridenti rispondiamo:

dai nonni…
… “Centrando tutte le pozzanghere che troviamo per strada” aggiunge Tommaso!

E’ vero, a volte ci si fa problemi a far bagnare i bambini quando ancora non fa caldo, si temono i raffreddori, gli sbalzi di temperatura, le bronchiti sempre in agguato. Ma…

Ma se solo si guardassero i loro visi…

Lo schizzare dell’acqua, il rumore dei passi nelle pozze, lo sforzo dei muscoli per saltare, l’aria sulla pelle, il rincorrersi, l’imitarsi, la voglia di farlo ancora, e ancora, e ancora …

Forse un ora a correre tra le pozzanghere, senza nessun avvertimento del tipo:

corri piano, non bagnarti, non bagnare tua sorella, attento, attenta…

… forse vale più di un’ora di terapia mirata allo sviluppo della motricità, perchè non c’è nulla di prestabilito, nessuna regola, nessuna indicazione…

… solo puro divertimento…!