Musica nelle orecchie.
Occhi chiusi.
Ascolto la voce di Anna e del Mondo di Lucy e rivivo quanto vissuto ieri sera.
Le tante sedie occupate.
Le tante persone venute, assolutamente lontante dal mondo della disabilità.
I loro occhi commosi.
Non per pena ma per il cuore mosso.
La musica amplifica tutto.
La semplicità di Anna e Gianluca, del loro essere, i movimenti delle coriste, le immagini sullo schermo.
Tutto parla, comunica, scuote.
Fugacemente guardo la platea, la rigidità dei loro corpi, quasi possa sentire il loro deglutire a fatica.
Ripenso alle parole del mio discorso iniziale…

Quando si ascoltano storie lontane dal proprio vissuto personale, si può venire a conoscenza di una realtà che non è così spaventosa, e una volta a casa si può iniziare a costruire in noi una consapevolezza diversa.
Consapevolezza che può essere in qualche modo trasferita ai nostri figli, perchè noi possiamo “educare alle emozioni”.
Penso che occasioni come queste diano la possibilità di ascoltare e vedere non con le orecchie e con gli occhi ma attraverso le vibrazioni del cuore.
Perchè tutto passa attraverso il cuore, quel cuore che spesso vorrebbe “dire” secondo le proprie modalità e invece viene messo a tacere, proprio perchè difficile da ascoltare in confronto alla mente razionale, che vorrebbe tutto sotto controllo.
Guarda con il cuore, nella sua minuscola parte di pianeta, vorrebbe essere “il cambiamento che vorresti vedere nel mondo” proprio come diceva Gandhi, perchè a volte, la diversità è solo negli occhi di chi guarda.
E come avrete modo di vedere tra poco, non sono l’unica a pensarla così…

il mondo di lucy

il mondo di lucyGià… non sono l’unica a pensarla così. Perchè ogni immagine, ogni parola, parlano di vita, di amore, di possibilità.

il mondo di lucy

il mondo di lucy

il mondo di lucy

Non si può descrivere… solo vivere!
E la parte finale del videoconcerto, dove si vede la quotidianità di Lucy, e si sente la sua frase…
felice…!
Sì, felice, non solo competente, prestante, cognitivamente abile, in linea con le tabelle di sviluppo… felice!
E ripenso a te, amico sconosciuto, di cui ritroverò le tracce, e delle parole che ci siamo detti, commossi, del passato, dell’evoluzione, di come dopo un evento così ci si sente di “nuovi”, pronti ad essere più in ascolto, propositivi, ma poi i condizionamenti della vita riaffiorano, e la corazza, i preconcetti, si calcificano ancora.
Hai detto che voli spesso, con la mente, a quel periodo duro della tua vita, che in qualche modo ti manca, perchè ti ha messo a nudo, e ti ha creato una nuova pelle, più sensibile, più morbida.
Vola ancora a quel periodo, fa che sia base di una nuova partenza… da te.
D’altronde, la felicità è soltanto dentro di noi.
Grazie Anna… grazie Lucy… grazie Emma… grazie eventi sconvolgenti della vita che ti permettono di reinventarti.

il mondo di lucy