La verde Brianza. Me la immaginavo totalmente diversa, piatta, quasi nebbiosa anche con il sole. E invece ha i colori e l’andamento del Collio friulano, o della Toscana. Bellissima, di un verde accecante, con i meli e i peschi in fiore. La Villa Sacro Cuore balza subito all’occhio anche da lontano, immersa tra gli alberi. Silenziosa.

Emma perlustra la zona, procedendo sicura, mano nella mano con il suo papà.

I bambini corrono subito a giocare nel prato, con un pallone che qualche saggio genitore ha portato, ma la temperatura oggi è davvero elevata, più che primavera sembra davvero estate. Tommaso mi dice che si sta “sciogliendo come un ghiaccio al sole”, e Adriano, qui sotto, riposa dopo aver corso davvero instancabilmente! Adriano, sei davvero agile!

MariaLetizia

Lo “sguardo da fratellone maggiore” di Andrea ad Emma

E dopo un pò d’acqua fresca

Porto Tommaso, Andrea e MariaLetizia ad esplorare “le segrete del castello”

Anche Emma sembra emozionata all’idea di curiosare in giro

Scendiamo piano le scale polverose e un pò sconnesse, e tendiamo l orecchio agli strani rumori provenire da dietro ad una porta che si sta aprendo, cigolante…

Ahhhh… ma sono solo Giovanni ed Emma! Anche se mi è parso di sentire una vocina dire “ho paura!”

Iniziano ad arrivare un pò di persone e finalmente posso associare i volti alle parole dette sul sito PianetaDown.

Riccardo

Elena e la sua bellissima Agata

Stefano ed Alice

Michela ed Adele

e la sua adorabile Agata, la più piccola del meeting!

Iniziamo a presentarci, cercando con fatica (almeno per me è davvero faticoso) di collegare nomi a foto e a nickname registrati sul sito.

E dopo aver fatto impazzire Simona per la sistemazione della sua famiglia al nostro tavolo (la facevo scalare di continuo di posto), dopo aver capito il perchè del soprannome di suo marito “zioudino”, dopo aver capito la differenza tra vegano e vegetariano grazie a Michela ed Elena, dopo aver saputo dell’esistenza di uno “sciroppo di lumache”, abbiamo pranzato l’uno accanto all’altro, serviti dalle simpatiche cameriere della Villa, con le quali ho avuto uno scambio di emozioni davvero unico, in un clima gioviale, di complicità, come solo le persone che si conoscono sanno avere.

E qui davvero ti rendi conto del potere di Internet, della sua capacità di unire persone tanto lontane, che in un luogo virtuale come un Forum si possono aprire e confrontare, forse più apertamente e liberamente rispetto che ad un incontro di persona.

Quando ti incontri, hai dentro di te un idea di chi hai di fronte, perchè le parole che ha scritto in passato ti hanno colpito, in maniera positiva o negativa. E’ questo un giudizio? Beh, forse sì, ma a me piace definirlo “un abbozzo di ritratto su di una tela da colorare”..

Nel pomeriggio ci spostiamo alla Casa di Emma, una fattoria didattica che è anche una Associazione di Volontariato, con la sua attività si propone di accompagnare e sostenere i bambini e i ragazzi che si trovano ad affrontare condizioni di difficoltà, grazie all’impegno volontario e gratuito dei soci.

Qui sopra Dario, un pò cresciuto per l’attività di “prepariamo il cibo per le capre e le pecore” si è intrufolato solo come fotografo ufficiale dell’attività. Letizia invece è impaziente di iniziare, bellissima con la sua salopette, insieme alla sua mamma Laura.

Anche Emma mi pare impaziente… peccato che questa pappa la vuole pure assaggiare!

Anche Adele e Agata sembrano apprezzare l’attività

Ed ora via a portate la merenda agli animali!

E dopo un giretto a cavallo

Uno sul toro meccanico

Divertente vero Angie?

Che ne dite di una bella merenda?

O di una partita a pallone

O di giocare a rubare il pallone a qualcun altro

O di un pò di coccole distesi sull’erba verde

O di stare semplicemente seduti ad ammirare la quiete del posto

O di lasciarsi cullare dall’ altalena

Ma se c’è ancora un pò di energia, scateniamoci pure!

Emma è talmente felice di poter esplorare, sporcarsi, intrufolarsi dappertutto che si riduce come un minatore, tanto è impolverata. E quando la lascio solo con il body addosso, si osserva compiaciuta, libera dai vestiti e felice di accarezzare i fili d’erba con i piedi nudi.

Il pomeriggio è volato davvero, non ho avuto occasione di parlare con tutti, e di dire…

di dire a certe persone che le ammiro, per quello che sono

di dire di essere felice di essermi ricreduta su chi, leggendolo, avevo trovato un pò negativo

di ringraziare ancora chi ha permesso un simile bellissimo incontro in comunione

di dire che spero che le cose si sistemino

di non rattristarsi troppo se a volte certi compagni sono orsi, quando si è donne tanto luminose…

Ma a qualcuno ho detto ciò che provavo, e i legami che si sono instaurati con chi ci è stato più vicino, sono ormai impressi nel mio cuore.

E a te Claudio, marito di Dalisa e papà di Luca, dico di ascoltare, non solo con le orecchie, ma con tutto te stesso, e di guardare come non hai mai guardato prima…

parla

lasciando che le parole ti salgano dalla pancia, senza fermarle, lasciandoti stupire da quanto ancora non hai detto e che puoi sicuramente dire, perchè vicino a te c’è chi sa ascoltare.

Porto il nostro incontro con me, e faccio tesoro di ciò che mi hai detto. Grazie!

Questi sono i miei bambini durante il viaggio di ritorno… chissà se anche nei loro sogni c’è il vissuto di questi due indimenticabili giorni…