Ho appena trascorso un week end di studio a Bassano, relazione, esame, conoscenza del nuovo gruppo con il quale andrò a condividere il secondo anno in pratica psicomotoria Aucouturier. Ho iniziato ad intrecciare nuove relazioni con nuovi compagni che ti risuonano dentro, per affinità e simpatia, e questo mi metteva già di buon umore.
Ma ancora più di buonumore mi metteva l’idea che il sabato sera sarei stata ospitata dai miei amici Eliana e Raffaele, e che con Raffa sarei andata a teatro.
Nel mio immaginario, “teatro” mi ricorda qualcosa di barboso, forse perchè non  l’ho mai frequentato (ahhh i maledetti preconcetti!) e so che anche nell’immaginario di Raffaele era la stessa cosa… quanto è bello essere poi disillusi del contrario!
Ma l’invito mi era stato fatto da Stefano, un papà speciale che avevo avuto modo di conoscere solo tramite il web  attraverso questo suo bellissimo scritto, e qualcosa mi faceva presagire divertimento.
Io e Stefano ci siamo risentiti tempo fa proprio per questo evento da lui organizzato, e una volta sbirciato in internet chi fosse la compagnia teatrale che era stata invitata, ho deciso di esserci. A dirla tutta stavo per sbagliare la data, convinta che fosse il 22 febbraio e non marzo, (ormai avevo predisposto tutto con bimbi/marito/compagne di corso) ma per fortuna Stefano me l’ha fatto notare in tempo!
E questa volta la data era quella giusta… negli occhi avevo già molti dei loro visi, proprio perchè nel loro sito si possono vedere parecchi filmati… insomma, Compagnia delle Frottole arrivo!

 La compagnia delle frottole

Purtroppo siamo arrivati a spettacolo iniziato, ma Stefano ci aveva riservato degli ottimi posti, in seconda fila, dal quale ho potuto scattare qualche bella foto… e penso che gli attori abbiano pure potuto sentire la mia sguaiata risata e fischio alla Heidi da tanto che mi stavo divertendo!

Il palco era già pieno zeppo di gente che ballava e si dimenava, e quando è uscito Luca, il gestoreLocandadelMigrante/regista ho davvero capito che lo spettacolo sarebbe stato divertente. Luca infatti, in arte Ambrogio, si trasferisce al nord mentendo sulle proprie origini meridionali per essere inserito nella società di Acquanegra Cremonese. Nella sua locanda si intrecciano relazioni e azioni di personaggi stravaganti, collegati tra loro da qualche frottola e innumerevoli equivoci, e quando i suoi genitori calabresi partono alla sua ricera (con nuora “combinata” a seguito) si svelano tanti altarini. Tante e tante risate che portano a fare profonde riflessioni su cosa ricerca ognuno di noi: la propria felicità e il poter dire “questo sono io“.

La compagnia delle frottole

Carletto, cameriere ironico e senza peli sulla lingua insieme alla collega/coreografa.

La compagnia delle frottole

Filomena, che sale al nord alla ricerca del papà di suo figlio (e ne ha già scartati parecchi!) usando un repertorio di strafalcioni linguistici irresistibili (“Mi scrosto ai suoi piedi – Il conte ci offre uno champignon!”)

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La figlia della farmacista che vuole manifestare contro il colosso MacDonalds

La compagnia delle frottole

Il parroco del paese…

La compagnia delle frottole

Il postino in stile “c’è posta per te”

La compagnia delle frottole

E altri personaggi di cui purtroppo non ricordo il nome o che non ho fotografato tanto ero impegnata a ridere…!

La compagnia delle frottole

Per lui ho avuto un istantaneo innamoramento…!

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

La compagnia delle frottole

Sul palco si parlava di integrazione a 360 gradi, di come qualcuno viene differenziato perchè straniero, perchè meridionale, perchè fa un lavoro umile, perchè omosessuale, perchè rincorre un sogno diverso da quello pensato dai genitori.
Non una volta ho sentito la parola sindrome di Down. Non una volta ho visto suggerire una battuta.
Ho visto ragazzi dentro al personaggio, capaci di portare avanti monologhi lunghi e profondi, concentrati nei tempi delle battute e che tutto filasse liscio.

La compagnia delle frottole

Prima di parlarti ti ho abbracciato stretto stretto Luca, perchè il vostro spettacolo mi ha divertito ed emozionato al tempo stesso, perchè conoscevo il tuo pensiero dietro al fare teatro con i ragazzi, e perchè la luce nei tuoi occhi era quasi abbagliante… Grazie di cuore, con il cuore…

E grazie a voi Stefano e Silvana, perchè mi avete trattato come una very important people e mi avete riempito di regali preziosi e sorrisi sinceri. Spero di rivedervi presto!