Sarà perchè sono un po’ di giorni che non ti sento, ma avevo voglia di parlare con te…

É ottobre, e se anche fa ancora caldo, l’autunno è alle porte, e a volte il suo spodestare l’estate può portare un po’ di tristezza…

Forse da voi è già arrivata la prima nebbia, e di certo quella non aiuta ad essere gioiosi…

Forse il mare della Sicilia è un ricordo ormai lontano, come lontanta può essere la gioia dell’ essere famiglia che tu stessa mi hai detto si respira da quelle parti, una gioia che ti fa dimenticare cosa significa essere diverso.

Sarà perchè quella fatidica operazione “di cui non si può fare a meno” si sta avvicinando, e con essa tutte le paure legate ad un’anestesia totale e ad un imprevisto durante l’operazione stessa…

La scuola è ricominciata, e con essa la lista di compleanni a cui andare… tu, tuo figlio normodotato e tuo figlio superdotato, e la paura degli sguardi delle altre mamme, che potrebbero notare dei tratti un po’ particolari in Federico…

Ogni giorno è diverso quando dentro di noi le emozioni circa l’avere un bambino con sindrome di Down sono ancora confuse, altalenanti.
Ci sono giorni in cui guardi il tuo bambino e vedi solo i tratti della sindrome, non noti il modo in cui ti guarda, non vedi i suoi dolcissimi sorrisi, sembra che le parole che ti vengano dette dagli esperti circa la sua tonicità e vitalità non sortiscano l’effetto desiderato…
non sei ancora orgogliosa di lui e dei suoi progressi.

Non ti conosco da molto tempo amica mia, ma come vedi capisco cosa provi, e sapere di non essere sole aiuta. Aiuta a cercare di dare più peso alle piccole cose meravigliose di ogni giorno, a ripetersele durante la giornata come per scacciare i pensieri bui, e più piccole cose belle hai da ricordare insieme, più la presenza delle cose brutte diventa meno ingombrante…

Non ti conosco da molto tempo amica mia, ma sento di volerti bene, e in queste foto che vi ho fatto, quando siete venuti a trovarci a casa nostra, io vedo un sentimento che va oltre l’aspetto esteriore, vedo occhi trasparenti, vedo speranza…

vedo futuro.

Ora le puoi guardare quando vuoi, magari in quei momenti blue, notando la gioia che Salvo ha dipinta in volto, soffermandoti ad osservare il tuo sguardo, e ripetendoti
“questo è lo sguardo d’amore di una mamma per il suo bambino”

Ed è solo questo quello che Federico e Francesco ti chiedono…
“amaci per quello che siamo mamma!”