Oggi post veloce perchè nel pomeriggio mi cimenterò con una cosa che non ho mai fatto da sola, se non con l’attenta presenza di mia madre, e cioè mettere in vaso i pomodori.
Ho molto volentieri mandato al mare i miei bimbi con i nonni, ma l’orto, specie in questa settimana di quasi sole, sta producendo prodotti a go-go, e io quasi non ci sto dietro a raccogliere verdura, controllare il radicchietto nascente, raccogliere e congelare i frutti di bosco, sistemare le galline e i conigli.
Quindi fra esattamente mezz’ora me ne andrò a pelare, togliere i semi e invasare chili e chili di pomodori, sperando pure di sterilizzarli per bene, sennò chi la sente mia madre! E’ un lavoro che non mi piace molto fare, io adoro stare in giardino, fare e disfare, spostare piante e crearne di nuove da semi raccolti e scambiati con la mia amica Diana K., ma l’orto proprio non sta nelle mie corde.
Mia madre vorrebbe avessi preso la sua passione, come del resto per il cucito e per la fede cristiana, ma non ci posso fare nulla, è una cosa che non sento nel profondo, e che faccio un po’ a denti stretti. Fortuna che mi accompagneranno le tante immagini condivise con mia nonna e la mia adorata zia, mentre tutte insieme, attorno a quei secchi, si preparavano i pomodori.
Vabbè dai, stasera mi rifaccio friggendo un po’ di fiori di zucca che ho scorto tra le zucchine…
Ah, se qualcuno è in zona Sarone, si accetta una mano! Pagamento in vino prosecco assicurato!

pomodori appena raccolti