Per me il contatto è molto importante, sono quel tipo di persona che ama toccare il braccio del proprio interlocutore, appoggiare una mano sulla spalla, abbracciare abbracciare e abbracciare.
Quel tipo di abbraccio completo, fatto anche con il corpo, che dura svariati secondi, se l’altro me lo concede.
In quell’abbraccio si sente l’altro, se è a suo agio oppure no, se dopo qualche secondo si irrigidisce e cerca di fuggirne, o se ci si abbandona. Non c’è alcun giudizio nella reazione altrui, come non cerco di spiegarmi troppo il perchè a me piaccia avere questo contatto (anche se qualche idea ce l’ho… argh!), fatto sta che sia io sia i miei bambini lo amiamo.
Spesso ho visto Tommaso abbracciare i suoi amici, allacciare un suo braccio alla loro spalla mentre giocavano con il tablet, coccolare le sorelle.
Anche Emma apprezza il contatto, principalmente con noi della famiglia, ma quando saluta, e decide chi salutare con affetto, bacia entrambe le guance e abbraccia, appoggiando la sua testa sulla spalla della persona, così, per qualche secondo.
E quale contatto più bello, più intimo, più personale, più carico di amore c’è, del massaggio reciproco?

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Quando i miei bambini erano piccoli, ho regalato loro qualche seduta di massaggio infantile, un massaggio che ha le proprie origini in India, che propone tecniche e mosse prestabilite, ma sta poi al genitore personalizzarle in modo diventi quasi una sorta di danza con il proprio bambino.
In una stanza comoda, riscaldata, tutte noi mamme sistemate a cerchio, l’olio di mandorla, la musica rilassante, la voce dell’esperta che ci accompagnava, i versetti dei bambini che apprezzavano quel tocco …
Ricordo anche quanto sono riuscita a buttare fuori all’epoca della mia prima seduta insieme ad Emma, io lì, con la mia bambina imperfetta di pochi mesi in mezzo a tanti bambini perfetti.
Ma anche quel momento mi è servito a costruire un’immagine diversa della mia bambina, e proprio perchè quei pomeriggi mi sono rimasti nel cuore a volte ripropongo a Tommaso ed Emma quella coccola, ricreando quell’ ambiente (nel nostro bagno), massaggiandoci a vicenda.

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Abbassiamo le tapparelle, accendiamo le candele profumate, creiamo un materassino sopra al tappeto con due morbidi asciugamanoni, accendiamo la stufetta, mettiamo la musica da meditazione … e via.
Mi sento scogliere il cuore quando vedo Tommaso ed Emma massaggiarsi a vicenda, a modo loro, senza regole o struttura, ognuno con le proprie caratteristiche di contatto, tempistica. Si chiedono quasi sottovoce ti piace? e alla risposta sorridono.
E quando loro si dedicano a me chiudo gli occhi, e assaporo quel leggero contatto di manina di bambino sulla mia pelle, sentendoli sorridere tra di loro, o canticchiare sommessamente la musica di sottofondo.

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E’ un un prendersi cura rispettoso, un momento magico di fusione e abbandono nei confronti dell’altro.

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Apprezziamo in particolar modo l’I LOVE YOU, massaggio che aiuta a prevenire le coliche e che si chiama così perché consiste nel disegnare sul pancino una I, una L e una U con i movimenti delle mani, e contemporaneamente dire al bambino “Ti amo” in inglese.
I: con la mano destra, compiendo una pressione con i polpastrelli, si disegna una I sulla parte destra della pancina, dalla gabbia toracica verso il basso, seguendo la parte finale dell’intestino crasso (colon);
L: con la stessa mano si disegna una L rovesciata, da sinistra verso destra e poi di nuovo verso il basso, iniziando all’altezza dell’ombelico;
U: infine, si disegna una U capovolta, andando da sinistra verso destra con l’apice del movimento sotto la gabbia toracica.
Sotto quel contatto si sentono piccole bolle di gas muoversi, e fa ben capire quanto quel gesto accompagnato possa aiutare l’intestino del bambino a liberarsi.

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Il dire i love you, con la stessa meravigliosa intonazione  con la quale Cristina ce lo insegnava , è il giusto apice di quel momento tanto inteso. Tenerissimo sentire come nello stesso modo se lo ripetono a vicenda Tommaso ed Emma.
Qui sotto linko un video che mostra quella danza armoniosa tra pelle e dita

(mettete pausa alla playlist musicale a fondo pagina per ascoltare il video) ma secondo me la musica di sottofondo ci sta comunque molto bene…!

E la cosa bella è che non chiedono di terminare quel momento, lo ripeterebbero e ripeterebbero, scambiandosi i ruoli, facendo attenzione alla parte che massaggiano, (Tommaso) consumando litrate di olio di mandorla (Emma) tant’è che spesso stiamo chiusi in bagno l’intero sabato mattina!

Shhht… Buona coccola massaggiosa a voi…

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