Baskin (basket inclusivo) per lo sport, la solidarietà e le diverse relazioni per lo sviluppo reale

Un libro ha presentato Alberto Andriola, intendiamoci non un volume, ma un libro di umanità e di impegno sulle “diverse relazioni tra soggetti il cui obiettivo è uno sviluppo reale”. E questa tra virgolette è la premessa al libro di Andriola, commentata da Massimo Maggiore.

In realtà si tratta della presentazione dell’associazione sportiva Baskin Zio Pino, il cui presidente è Alberto Andriola con il vice Massimo Maggiore,con ancora Ilaria Ulivieri,Lynn Fabris, Andrea Franzolini,Elena Tamagnini, Nicholas Maggiore e un nutrito staff tecnico, vivo e operativo, giovane ed entusiasta.

Le attività sportive come questa, un basket alternativo a quello che siamo abituati a vedere, possiedono una mission nobile: orientare allo sport normodotati e diversamente abili, in un quadro di cultura sportiva che promuova la coesistenza e la collaborazione tra soggetti diversi, ognuno con le proprie caratteristiche e abilità. Tutto cio’ nel tentativo di coinvolgere anche la popolazione, soprattutto quella giovanile, per lo sviluppo e l’organizzazione di attività che forniscano risposte adeguate alla solitudine vissuta dai soggetti disabili. Ecco perche’ riteniamo che Andriola ieri sera abbia presentato un libro di vita , piuttosto che un’attività sportiva.

Zio Pino è un esempio, in un mondo in cui il profitto è l’unica risposta possibile, questa realtà rompe il digiuno dell’indifferenza e della competitività fine a se stessa, testimoniando la solidarietà e l’ausilio dello sport che offre opportunità e spazi impensabili. Le competenze e le capacità degli atleti disabili e normodotati talvolta sfuggono. Con Baskin Zio Pino non sarà piu’ cosi.
Testo tratto da ilpais.it