Lo studente Justin Gallegos, junior (ovvero al terzo anno) all’Università dell’Oregon, aveva appena finito il suo allenamento, quando ad aspettarlo sul traguardo ha trovato una delle più grandi sorprese della sua vita.

La Nike, infatti, per mano del direttore John Douglass ha fatto siglare a Justin, affetto da una paralisi cerebrale, a un contratto “pro”. Gallegos faceva parte della squadra di corsa dell’Università dell’Oregon, e ora è diventato il primo atleta “pro” con una paralisi cerebrale.

“Crescendo con questa disabilità, il pensiero di diventare un atleta professionista è semplicemente… come il pensiero di scalare il Monte Everest! Centinaia di miglia, sangue, sudore, e lacrime mi ha portato fin qui insieme a qualche cicatrice… permanente”.

La paralisi cerebrale è una condizione che porta disturbi dei movimenti e che comprende scarsa coordinazione, muscoli rigidi e tremori, il che rende estremamente impegnativa un’attività come la corsa. La paralisi cerebrale infantile è un disturbo persistente, ma non progressivo della postura e del movimento, dovuto ad alterazioni della funzione cerebrale infantile prima che il sistema nervoso centrale abbia completato il suo sviluppo.

“Una volta ero un ragazzino che riusciva a malapena a mettere un piede davanti all’altro. Grazie a tutti per avermi aiutato a mostrare al mondo che si può anche affrontare la disabilità”.

Gallegos ha utilizzato un deambulatore durante la crescita, prima che la fisioterapia lo aiutasse a migliorare la sua andatura. Al college, quando Gallegos ha iniziato a gareggiare, la Nike ha deciso di aiutarlo lungo la strada verso il suo obiettivo: progettando – grazie anche al suo contributo – una scarpa su misura per le sue esigenze, la FlyEase, con un sistema semplificato di chiusura e una maggiore stabilità garantita; ma soprattutto proponendogli un contratto da atleta professionista che gli permetterà di concentrarsi maggiormente sullo sport.

“Non realizzi quanto reali ed emozionanti siano i tuoi sogni finché non si concretizzano davanti ai tuoi stessi occhi”, ha commentato l’atleta sul suo profilo Instagram.

Per Nike si tratta del primo contratto da professionista firmato con un atleta affetto da paralisi cerebrale.

La notizia, come è possibile vedere dal video qui sotto, ha colto il giovane Justin completamente di sorpresa, al termine di una corsa campestre che lo aveva visto protagonista.